London Brew, l’omaggio a Miles Davis uscirà il 31 marzo e sarà pubblicato in tutti i formati, dai file liquidi, Cd, Vinile.
Il disco vuole essere un omaggio al grande maestro e ad un disco quale “Bitches Brew“, che rivoluzionò il concetto stesso di Jazz.
Influenzato da artisti quali Jimi Hendrix, Sly Stone, Stockhausen e altri, Miles in questo capolavoro azzerò e riscrisse la storia della musica moderna, se da una parte Tony Williams con “Lifetime!” pose le basi di tale rivoluzione, “Bitches Brew” di Miles fu l’apoteosi del cambiamento stilistico e anche strutturale.
Accompagnato da John McLaughlin (che suonò anche nel disco di Williams) e da una formazione “monstre”, Davis in questo disco si avvale per la prima volta (a mia memoria), di ben 3 pianisti contemporaneamente, Joe Zawinul, Chick Corea e Larry Young, due batteristi, Lenny White e Jack DeJohnette, due bassiti, Dave Holland e Harvey Brooks, più altri artisti, in altri termini, una svolta radicale e la disintegrazione del classico quartetto jazz.
Parlare di un disco jazz-rock in questo caso risulta davvero riduttivo, anche se fondamentalmente è stato uno dei primissimi dischi di questo genere.
L’album, che uscirà il 31 marzo, venne inciso nel 2020 in occasione del cinquantennale di “Bitches Brew”, nei Church Studios a Londra; nel disco suonano tra gli altri:
Nubya Garcia, Shabaka Hutchings, Tom Skinner,Benji B, Raven Bush, Theon Cross, Tom Herbert, Nikolaj Torp Larsen, Dave Okumu, Nick Ramm e Dan See, il disco è stato prodotto dal chitarrista e produttore Martin Terefe.
A proposito del primo singolo uscito, Nubya Garcia ha detto:
“Questo singolo è la nostra interpretazione dell’ode di Miles Davis a Jimi Hendrix (“Miles Runs the Voodoo Down”). Sono sempre stata molto ispirata dalle menti creative di Miles e Jimi…”.
Contents
London Brew – Miles Runs the Voodoo Down
>QUI< puoi ascoltare Bitches Brew in HI-RES 24 bit 96 khz.
Set list
- London Brew
- London Brew Pt.2 – Trainlines
- Miles Chases New Voodoo in the Church
- Nu Sha Ni Sha Nu Oss Ra
- It’s One of These
- Bassics
- Mor Ning Prayers
- Raven Flies Low
Racconta Miles Davis
«…più o meno in quel periodo, cominciai a capire che i musicisti rock non sapevano niente della musica. Non la studiavano, non potevano studiare stili differenti, e di leggerla non se ne parlava nemmeno. Ma erano popolari e vendevano un mucchio di dischi perché davano al pubblico un certo sound e quello che voleva ascoltare. Così cominciai a pensare che se loro potevano raggiungere tutta questa gente e vendere tutti quei dischi senza nemmeno sapere che cosa stessero facendo, bene, potevo farlo anch’io e per di più meglio.»
(Miles Davis nella sua autobiografia come riportato da Luca Cerchiari nel suo saggio su Miles Davis, pag. 192-193)
Fonte wikipedia.