Quando si pensa al Punk la mente va subito ai Sex Pistols e non ai The Clash o a Joe Strummer, forse perché nell’immaginario collettivo hanno rappresentato una parte, seppure artefatta, di un cambiamento musicale e generazionale planetario che non ha avuto eguali nella storia recente.
Eppure se dovessimo analizzare più a fondo il concetto di rivoluzione musicale, vengono subito in mente The Clash e Joe Strummer, figura emblematica, lucida e razionale, seppure in un contesto irrazionale, certo è una contraddizione in termini, ma è proprio sulle contraddizioni che spesso si basa la ricerca della verità laddove l’irrazionalità diviene metodo senza neanche cercarlo.
I The Clash sono stati tutto questo sin dai primi passi, è chiaro anche che nessuna altra band del genere ha mai avuto una figura così importante e determinata, un uomo convinto delle proprie idee, sfrontato incosciente, arrogante al punto giusto ma estremamente intelligente e lucido, perchè la “White Riot” era una rivolta di un popolo fatto di identità diverse ma con uno stesso obbiettivo, e la fusione del reggae nella loro musica ne è un esempio folgorante.
Joe Strummer si pone da caposaldo e da rompighiaccio in un periodo storico in pieno fermento ma allo stesso tempo repressivo, e le sue coerenti posizioni politiche lo hanno reso credibile agli occhi del mondo, perché se i Pistols erano poco più di una maschera, i Clash hanno avuto la determinazione di costruire fondamenta salde che ancora oggi reggono l’usura del tempo.
“Il futuro non è ancora scritto”
prince faster
The Clash e Joe Strummer
Il Film Documentario diretto da Julien Temple
Questa la prima parte di di sei di una interessantissima intervista a Joe Strummer,
Alla fine di questo filmato vi apparirà la seconda parte e così via.
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