808 The Movie” è il titolo di un film documentario distribuito alla fine del 2016 attraverso Apple Itunes diretto da Alexander Dunn, e dedicato ad uno degli strumenti musicali che hanno rivoluzionato la musica popolare degli ultimi 40 anni: la batteria elettronica Roland TR808.
Il viaggio attraverso la storia artistica di questo strumento è condotto dal dj radiofonico di BBC Radio One Zane Lowe ed è basato sui ricordi di molti protagonisti della musica hiphop, dance e rock degli anni 80 e 90, dai Beastie Boys a Phil Collins, nello stile adottato anche dalla serie di documentari “Soundbreaking” che raccontano l’evoluzione della tecnologia musicale in modo comprensibile e apprezzabile anche dai non addetti ai lavori.
Ma quale importanza riveste questo scatolotto pieno di luci e tasti?
Prodotto dalla Roland di Ikutaro Kakehashi, solo per tre anni dal 1980 al 1983 e in soli 12mila esemplari, seguì il destino commerciale sfortunato delle gemelle TR 909 e TB 303 Bassline: ovvero, essendo state introdotte sul mercato in coincidenza con l’esplosione dei suoni campionati, non producendo timbri di batteria verosimili, vennero scartate dai produttori di pop music e fusion che all’epoca inseguivano suoni imitativi degli strumenti acustici.
La leggenda metropolitana vuole che questo scarso successo commerciale permise a questi strumenti di finire a basso costo del bagaglio strumentistico dei DJ afroamericani che all’epoca sperimentavano nelle periferie metropolitane statunitensi le nuove direzioni del rap e della dance e che ne apprezzarono la flessibilità e la potenza timbrica.
Difatto una delle caratteristiche di questi strumenti era nel motore di sintesi analogico, simile a quello dei vecchi sintetizzatori anni 70, che produceva suoni sintetici ma molto pastosi e penetranti.
Ikutaro Kakehashi, nel documentario, rivela che la flessibilità sonora unica del modello TR 808 era dovuta ad una partita di transistor difettosi, sta difatto che ancora oggi i timbri di questa batteria elettronica sono utilizzatissimi sia sotto forma di campioni che riprodotti da strumenti clonati realizzati sia dalla stessa Roland che da altre case costruttrici.
La Roland TR 808 è una batteria elettronica programmabile attraverso una fila di tasti posti sullo chassis, permette al musicista e al DJ di memorizzare delle sequenze ritmiche utilizzando i suoni interni messi a disposizione dallo strumento. Una serie di controlli permette inoltre di modificare anche il timbro di questi suoni e adattarli all’esigenza dello specifico brano.
Al contrario della TR 909 il cui suono di cassa, tipica della Techno e dell’House, è abbastanza dura e martellante, il suono di cassa della TR 808 è più morbido restando comunque “gonfio”.
Il primo utilizzo di successo di questo strumento è dovuto al brano di uno dei padri del turntablism hiphop, ovvero Afrika Bambaata, nel 1982 con il singolo epocale “Planet Rock” dove, proprio grazie al suono caratteristico della 808, in una rilettura funk di un riff dei Kraftwerk, gettò le basi della rivoluzione della dance elettronica che stiamo vivendo ancora oggi.
A seguito dell’impatto di “Planet Rock” avvenne un recupero esponenziale di questo strumento che fece impennare i prezzi a dismisura dei modelli usati e che lo rende ancora oggi uno degli strumenti elettronici più ambiti e desiderati.
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