Scoperti come al solito girando e rigirando per i vari portali quali Soundlcoud, Bandcamp ecc..
Di loro si sa pochissimo, pubblicarono il loro primo disco omonimo nel 2013, provengono dall’Arizona, strana città per suonare quella musica che è così vicina al post punk degli anni settanta inglese.
Un grande frullatore pieno di sapori e suoni che sono indimenticabili a partire dalla voce, simbiotica a quella di Siouxsie dei Banshees, un gran misto dicevo, ma che è perfettamente congeniale al progetto, umorali e profondi, musicalmente frutto di ascolti di band quali Joy Division, Bauhaus, ed immancabilmente Siouxsie & the Banshees, ma loro vanno oltre, perchè connettono quell’epoca con la moderna visione di un concetto musicale moderno, fresco ma allo stesso tempo claustrofobico, gotico, a tratti psichedelico.
Non è revivalismo, in quanto tra loro, la storia e il passato non c’è neanche il Thurston Moore che qualcuno paventa, bensì un intenso ed interessante recupero di mondi musicali che vuoi o non vuoi alla fine si affiancano, si sfiorano pur non toccandosi mai.
Prince Faster