MUSICA E CANNES.

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Cannes

In un’edizione del Festival di Cannes di una povertà impressionante ci sono due film musicali

[youtube width=”300″ height=”240″]http://www.youtube.com/watch?v=Z7h8qkMBE_E[/youtube]

Di Gabriele “Vasquez” Niola

che si fanno notare più per l’idea di musica che veicolano che per il linguaggio cinematografico o la storia. Il primo è un documentario, il secondo una storia di finzione che racconta di musica reale

Stones in Exile, in uscita quanto prima in DVD, racconta di come i Rolling Stones arrivarono ad uno dei loro apici: Exile on main street. La storia narra che all’inizio degli anni ’70 la cattiva gestione di un manager in malafede avesse condannato il gruppo a pagare il 91% di tasse, una cifra in sostanza superiore ai loro incassi. Per non fallire dovettero scappare dall’Inghilterra e registrare un grande successo. Il luogo prescelto fu la dimora in Costa Azzurra di Keith Richards, nella quale non si trasferirono solo gli Stones ma tutto il circo che li accompagnava solitamente.

[youtube width=”300″ height=”230″]http://www.youtube.com/watch?v=Ex1nxuM1fU8&translated=1[/youtube]

Attraverso foto e testimonianze si passa in rassegna quei giorni, quei fatti e quell’epoca. Il ritmo non è eccezionale e ad un certo punto si desidera di vedere anche qualche filmato oltre alle foto in bianco e nero. Nonostante tutto pero’ la ricostruzione dell’epoca e di quei valori e quel sentire è efficace. In più Mick Jagger (che in questa impresa ci ha messo i soldi), intervenuto qui a Cannes, ha dichiarato di ricordare pochissimo di quel periodo e di essersi trovato a domandarsi più volte chi fossero molte delle persone accanto a lui in quelle foto.

L’altro film interessante è Sound Of Noise che racconta di un gruppo di 6 batteristi professionisti impegnati a “suonare una città”.

Tutto parte da questo video (http://www.youtube.com/watch?v=Z7h8qkMBE_E) immesso in rete qualche anno fa, e girato su internet così tanto da arrivare anche nella casella mail di un produttore, il quale ha contattato il team per farne un lungometraggio.

I 6 prendono il rumore e fanno musica, rumore elettronico e acustico. Concetto non è nuovo ma che loro applicano con una forza, un’inventiva e un genuino spirito di improvvisazione che ha del pazzesco.

La trama del film è risibile e i personaggi senza spessore, ma non è lì il punto. Il modo in cui programmaticamente distruggono le regole musicali tradizionali per impostare una loro visione dei rumori che la città offre ogni giorno, è travolgente prima di tutto in teoria e poi anche nella pratica.

Le loro sono azioni abusive, penetrano in un ambiente senza autorizzazioni e cominciano a percuotere e usare tutto ciò che lì trovano (senza portarsi nulla da casa) per creare qualcosa, dopodichè scappano. E’ musica che senza il video non ha senso, sembrerebbe qualcosa di tradizionale, mentre con le immagini diventa dirompente perché esplicita la sua origine dotata di quella violenza artistica che hanno anche i graffiti: forzare un ambiente naturalmente adibito ad altro per trasformare l’ordinario in artistico. Riappropriarsi della citta’ e dei suoi luoghi.

Li ho intervistati (tutti e sei insieme) e mi hanno detto che non è tutto totalmente improvvisato, hanno delle melodie, dei loop e delle routine che hanno composto, scritto e conosco a memoria, usano quelle come base per le singole improvvisazioni. Mentre per i rumori si studiano gli oggetti pensando a quali suoni gli serviranno (uno basso e profondo o magari alto e pungente), allo stesso modo in cui sono aperti all’imprevedibile evento del caso. A Cannes hanno trovato che gli ascensori fanno un rumore stupendo e li hanno registrati.

1 COMMENTO

  1. grande Prince !!!
    avevi cercato di scriverti le novita’ di EXILE degli Stones sia sulla pagina facebook che in messaggio privato ma stranamente mi si cancellava !!!
    per completezza d’informazione la ristampa di EXILE in versione deluxe con una decina di outtakes in piu’ e’ gia’ nei negozi dal 18 maggio.
    c’e’ anche una versione SUPERDELUXE con due vinili due cd un DVD contenente parecchi filmati e un book fotografico molto bello sempre riguardo al periodo di NELLCOTE ovvero la villa presa in affitto da Keith Richards a Saint Jean Cap Ferrat in costa azzurra nella quale fu registrato il tutto .
    A mio modesto parere da Stoniano incallito , PERIODO IRRIPETIBILE gli Stones al massimo della loro forma e se hai occasione di ascoltare qualche bootleg con gli scarti di quell’album , Ti domandi come diavolo hanno fatto a scartare tanto di quel materiale cosi’ sublime da farci almeno altri 3 album!
    un abbraccio !!!!!!!!

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