Circa 8/10 anni fa Intervistai un certo Guy Negre, nessuno lo conosceva, era un ingegnere che ebbe una idea semplicissima, costruire un automobile ad aria compressa
Dopo quell’intervista sono stato preso per matto da mezza italia mentre l’altra mezza mi prendeva benevolmente per il sedere (avevo gia un sito dove pubblicai l’intera intervista), peraltro tutti erano convinti dell’impossibilità costruttiva di una macchina del genere.
Quando 3/4 anni fa annunciai che il progetto se l’era comprato la Indiana Tata e stava producendo la macchina, nessuno mi credette.
Sempre 10 annifa lo stesso Negre aveva impiantato una fabbrica proprio vicino roma, gliela fecero chiudere e lui se ne tornò in francia e poi se ne andò in India.
Morale della favola oggi tutto ciò è realta.
Ammesso che tutto sia vero e risolto, la macchina verrà commercializzata dal prossimo anno in italia, e adesso se permettete mi godo questa piccola vittoria, e me la compro pure.
Me lo ricordo benissimo!!!… la prima versione prevedeva la carrozzeria in canapa, e tutti abbiamo pensato di farla diventare subito cabrio ;-)… grande prince!!!!!
E’ una bella notizia (un po’ meno bella per i petrolieri….ma chi se ne frega!!!!!).
Un saluto
Marco.
A suo tempo il progetto fu presentato a Roma, se non ricordo male presso una delle università, con la sponsorizzazione del comune. Sembrava cosa fatta, invece…..
Ricordo anche che alcuni amici mi dissero che avevano un problema insormontabile, allora, che ne impedì di fatto la produzione: la bassa temperatura dell’aria allo scarico provocava il congelamento dei tubi di espulsione, provocandone la rottura a lungo andare.
A quanto pare hanno risolto, visto che accettano anche prenotazioni (7000 €), ma ci andrei cauto per qualcosa che ancora non si può vedere e toccare.
Comunque, ben venga un auto così ecologica che, tra l’altro, aiuterebbe anche ad abbassare la temperatura citadina 🙂
Anch’io mi ricordo benissimo dell’auto ad aria compressa, e mi sembra una buona cosa, però non va ad incidere sul volume di traffico e di inquinamento a Roma. Anzi paradossalmente lo peggiora, perchè acquistare l’auto ad aria non elimina l’acquisto di una ad idrocarburi, e diventerebbe una seconda o terza auto con tutti i problemi di spazio e traffico che può comportare.
A mio parere la soluzione per muoversi in città deve essere un incremento della funzionalità del trasporto pubblico, parallelamente ad un decremento dello snobismo e pigrizia del romano, e l’uso (per quanto possibile) delle bici.
Ma non voglio essere negativo e la considero comunque un bel passo avanti.
Hap, infatti sono le stesse cose che pensa chi ha capito il vero funzionamento della macchina, e comunque…speriamo bene!!!
ciao Prince!
per me la tecnologia sta molto più avanti di quello che ci vonno far credere, e questo fa vedere solo l’inizio di una nuova era un pò a disparte, perche non conviene adesso cambiare direzzione quando e dove il petrolio e ancora molto e ci guadagnano di più.
forse dobia mo allargare di più la nostra mente e pensare in modo diverso, e non che ogni volta c’è una proposta innovativa ci prendono per stupidi e profani, almeno per i più che rimangono limitati da questa faccia dello specchio…
un abbraccio
Rua
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