iTunes, che culo.

7
1.314 views
culo

Ne sono convinto, si non c’è dubbio, acquistare file musicali su iTunes è da idioti.

Bisogna essere dei malati di mente, dei disadattati oppure ignoranti, non ci sono altre spiegazioni e ve ne do la prova.

Prendiamo un disco qualunque ad esempio i Beatles Abbey Road, acquistare l’intero disco liquido da iTunes costa 12, 99 euro (tutti i file dei beatles costano così), cosa si acquista? si acquista un file 252Kbps quindi si acquista un file a bassissima qualità.

Su Amazon lo stesso titolo(addirittura versione remastered) ma formato audio cd fisico, cioè un Cd normale costa in media dai 7/8 dollari alle 7/8 sterline pari a circa 5 euro per il dollaro e 7 per la sterlina piu un altro euro e mezzo di spedizione arriviamo a meno di 10 euro se acquistiamo in UK, 7 se acquistiamo in USA per un cd fisico, contro 12,99 euro per una serie di file audio di bassissima qualità, quindi mi chiedo perchè il mondo intero compra su iTunes ??? perchè in italia iTunes ha il monopolio del download legale? perchè un file di bassissima qualità costa da 0,99 a 1,29  euro? Perchè la gente si ostina a farsi prendere per il culo!?!?!?

Buonaserata a tutti.

7 COMMENTI

  1. Perchè l’italia è piena di smanettoni, di gente che millanta conoscenze informatiche facendo a gara a chi conosce più “trucchi” e/o è più allineato all’ultimo trend tecnologico.
    Anni fa un bitrate come quello da te citato non era male, tenendo presente che ci mettevi millenni a scaricarlo con le bande a disposizione, ora vendere musica che non sia lossless mi pare una vera sciocchezza. D’altro canto non sottovalutare la moda di iphone e simili, che impone certi standard anche sul formato (ad esempio mp3 e aac): se si decidessero a supportare ogg e flac probabilmente il ragionamento cambierebbe.
    Da ultimo aggiungo che plaudo alla controversia tra PinkFloyd, EMI e gli store online: un altro motivo per cui non si comprano CD come dici tu (tralasciando gli scaricamenti illegali) è che oggi si cunsuma musica che vale un tanto l’etto e può essere mescolata tipo minestrone nell’ipod: fose dovremmo ragionare anche su formati adatti a definire il concetto di album, per preservare l’unità narrativa artistica di alcune cose… mi pare ci fossero delle sperimentazioni che univano zip, flac e metag in xml in tal senso, simile a quanto fatto con smil e supportato (ahimè) proprio solo dal pessimo quicktime.
    Per farla breve credo sia simile al motivo per cui spesso invece di farsi una pasta a casa al volo e uscire si mangia dal kebabbaro o dal pizzettaro (senza nulla togliere agli uni e agli altri che mi piacciono).

  2. ma non solo, c’e’ di piu’, una volta che hai comprato il CD fisico, proprio iTunes ti permette di trasformarlo in mp3 alla qualita’ che vuoi ed avere a costo minore entrambe le versioni. Io ho tutti i dischi dei Beatles in mp3 da almeno 5 anni!

  3. Vallo a dire agli apple dipendenti,che sono dei pesci lessi…..
    Apple non è tutto oro quel che luccica,senza contare poi che è un lettore aac e non mp3,pertanto la qualità è ancora di più mediocre…
    E poi il chip audio di un iphone o ipod è inferiore come resa sonora a qualunque chip audio di un lettore creative o sony….

  4. hai perfettamente ragione ma se non ci fossero questi idioti come faremmo noi a deliziarci con immaggini come sopra? grazie di esistere principe

  5. Accanto a questa domanda ci metterei anche perchè da quindici anni la gente vota Berlusconi?

    Come giustamente dice liveon35mm io compro CD (che sento a casa con l’impiantino nuovo) e poi li passo in mp3 per ascoltare bella musica sui mezzi pubblici, visto che le mie B&W sono un po’ sigolose e pesanti da mettere in tasca….

  6. eh eh, parti da un concetto sbagliato Principe, la gente non compra il disco intero, piuttosto si scarica Come Together e I Want You. Poi passa ad altri brani famosi e con 50 euro crede di avere nel suo ipod/iphone chissa cosa. Il problema è che di veri appassionati di musica ce ne sono sempre meno, questa del download a pagamento è una moda in voga tra i giovanissimi per le hit commerciali, ma che ne sanno della polvere sui polpastrelli dopo ore di accanimento sulle vaschette del vinile, tra l’altro con un mal di schiena da aspirina doppia.
    I dischi li compriamo solo noi vecchietti perchè li abbiamo sempre comprati e non possiamo fare a meno dell’oggetto, della copertina, dei testi, delle note di produzione. I giovanotti di oggi non comprano niente, figuriamoci il download a pagamento, scaricano (illegalmente) e neanche ascoltano con attenzione perchè non sono abituati a farlo. Il vinile ci obbligava ad ascoltare anche il pezzo che non ti piaceva tanto, alzarsi e spostare la puntina era una gran rottura di coglioni, ma col tempo anche quel pezzo anonimo ti cresceva dentro. È un problema culturale purtroppo e le cose possono solo che peggiorare.

Comments are closed.