Costretto a casa per motivi di deambulazione (maledetto ginocchio), ieri sera ho visto lo speciale dedicato a, e con Enzo Iannacci.
Per fare uno spettacolo musicale e di intrattenimento non servono format acquistati in america in inghilterra o in inculonia e pagarli milioni di euro, il format è un format italiano, quello semplice fatto con ingredienti semplici ed onesti, musica con grandi musicisti (il figlio di Iannacci è davvero un gran bel pianista), e cabaret fatto con grandi interpreti del genere, il tutto miscelato con canzoni che hanno tracciato momenti belli e meno belli di questo paese.
Le metaforiche gag di saltimbanchi e teatranti di primissimo livello felici di stare lì, consapevoli di essere parte di….qualcosa che la nostra televisione, quella che non c’è quasi più o che non ci vuole più essere mostrata, tornava di nuovo in vita e tornava ad essere arte pura e semplice.
La “televisun” quella bella quella che fa sorridere che fa passare due ore liete davanti al piccolo schermo, quella televisione rara e che diverte senza le solite: zinne culi litigi vaffanculi botte esagerazioni urla sputi schiaffi donne isteriche uomini con lo steroide a 3000, ormoni impazziti fregne e cazzi pronti ad accoppiarsi davanti alla telecamera solo per stupire un pubblico oramai annoiato scafato e rotto a qualunque degenerazione del tubo catodico , quel pubblico oramai corroso e che non ha più voglia di vedere le noiosissime vancanze di natale al cinema, lo stesso che si è rotto i coglioni di vedere isole famose e fratelli deficenti, casi pietosi o aggiornamenti su processi di omicidi.
Ieri sera è stato un bell’esempio di come si fa televisione, musica, bella musica, e sopratutto professionisti con la P maiuscola, gente che fa teatro e che tralascia volentieri sotterfugi volgari banali e sguaiati.
Insomma ieri sera dopo tanto ma tanto tempo mi sono ritrovato spettatore del tubo catodico e con immensa sorpresa ho retto tutto il tempo perchè il tempo davanti alla tv oramai non lo perdo più, ma ieri sera mi è volato via lasciandomi una bella immagine di se, lasciandomi un lumicino di speranza disperata nel non vedere più format dai costi ciclopici comprati chissà da dove, ecco la TV italiana puù fare da sè senza l’esaltazione di parametri a noi lontani ere siderali.
p.f.
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che belle parole
scrivici ancora altre storie
sottoscrivo, quoto in toto, e appoggio.
un grazie molto grande a Fazio e a tutta la struttura dirigenziale di rai3 che ha voluto fare una trasmissione così.
le persone “giuste” grazie a dio in questo paese ancora esistono, il problema è che di solito bisogna andarsele a cercare nei teatri, dove la gran massa della TV non arriverà mai.
purtoppo.
hai pensato le mie stesse cose mentre vedevo questa trasmissione
è un triste momento per il nostro paese. un momento in cui l’inutilità la fa da padrona.
ma risorgeremo. spero.
mig
Parole sante Prince, se pensi che la rai vuole tagliare una’altra bella trasmissione come Passpartout (anche se ha ottimi ascolti) però non toglie una marea di trasmissioni-panzana.
Auguri
Vero bellissimo programma dedicato ad un’uomo eccezzionale… ma ogni tanto cambiavo su l’infedele per dare un’occhiata a quei razzisti bastardi della lega e del casapound che annaspavano cercando di rifarsi una faccia presentabile.
Jannacci è una delle poche cose che invidio ai milanasi! (dovrò ricordarmi di dire questa cosa a Terenzio)
E ogni volta che in tv fanno qualcosa di decente, mi sorge questa domanda;
ma é il pubblico che si nutre di monnezza, e quindi gliela propinano
o gliela propinano e quindi la guardano??????
A voce e scritto rimani sempre il migliore … Grazie
E dopo il carosello tutti a nanna 😀
Buona Giornata a lor signori
Luca
Me de chee!! ma de che ginocchio stai a parlà. Guarda che se capisce benissimo che quello tutto in tiro dietro a Iannacci sei te!! E nun stò a parlà del capellone….
Bella sandrì!! Sei sempre er mejo.
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