Gli inarrivabili Miles Davis – Bitches Brew

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Bitches Brew

Con questa opera inauguro una nuova rubrica settimanale nella quale  inserirò alcuni album che fanno parte di quella categoria di dischi “Inarrivabili” che rappresenta la massima espressione della musica.

“…più o meno in quel periodo, cominciai a capire che i musicisti rock non sapevano niente della musica. Non la studiavano, non potevano studiare stili differenti, e di leggerla non se ne parlava nemmeno. Ma erano popolari e vendevano un mucchio di dischi perché davano al pubblico un certo sound e quello che voleva ascoltare. Così cominciai a pensare che se loro potevano raggiungere tutta questa gente e vendere tutti quei dischi senza nemmeno sapere che cosa stessero facendo, bene, potevo farlo anch’io e perdipiù meglio.” Miles Davis.

Era il 19-20-21 agosto, 1969, il disco esce il 15 maggio 1970.

Miles Davis – Bitches Brew

 

Miles Davis – Bitches Brew: formazione

  • due batterie (Jack DeJohnette e Lenny White),
  • due strumenti a percussione (Don Alias, Juma Santos e Airto Moreira),
  • due sassofoni (quello soprano di Wayne Shorter ed il clarinetto basso di Bennie Maupin),
  • tre pianoforti elettrici (Chick Corea, Joe Zawinul, Larry Young),
  • due bassi (quello acustico di Dave Holland e quello elettrico di Harvey Brooks),
  • la chitarra solista di John McLaughlin.